lunedì 28 dicembre 2009

va via uno stress e ne arriva un altro...ma questo pur diverso, mi rattrista lo stesso.
sento che la mia vita sentimentale si sta bloccando...o tornando indietro..in ogni caso, una brusca rottura. Andava tutto bene poi invece, complice il mio nervoso, la mia evidente fragilità, tutto è cambiato. tutto è precipitato. litigi. musi lunghi..e a furia di strappare e ricucire mi sembra che nn sia rimasto molto da ricucire, mi sembra che nessuno dei due ne ha voglia. che nn c'è la volontà di farcela..e nn so neanche io cosa fare, come reagire, nn so se si può "salvare" (o forse dovrei dire che nn so se si può salvare il precedente tentativo di salvataggio)...ma mi dico che nn può finire, che nn può esaurirsi tutto così..ma nn so neanche io se è già esaurito. e fisso un telefono che nn squilla e che non uso. fisso una chat vuota, una casella mail deserta. nn so cosa voglio. e nn so come andrà. la lontananza di sicuro nn aiuta.

domenica 27 dicembre 2009

un cambiamento lungo un anno

sembra andare meglio. Le vacanze sn cominciate malino, cn una sensazione di oppressione acuta..e ora a furia di casa, panettoni, animaletti e affetto, va decisamente molto meglio...penso che se ttt le persone potessero godere della pace in famiglia molti problemi si eviterebbero...ma è solo una considerazione natalizia, forse esagerata..ma ora va così.
Per di più queste vacanze mi stanno mettendo in luce le mie vere tendenze. Prima credevo che il mio cambiamento di approccio alla vita di paese fossa dovuta ai ritmi e cazzate varie, ma ora che sn a casa, in relax, che dormo quanto voglio...cioè potrei dormire quanto voglio, nella pratica invece sn abituata ad alzarmi in orari "scolastici", ecco, nonostante tutto questo non mi entusiasma più l'idea del locale fighettino, della discoteca. Del tacco vertiginoso accompagnato da mise vertiginosamente scomode...
ancora adesso preferisco una cena, una cioccolata calda, magari un aperitivo....ma basta posti fighi, basta gente che ti osserva e nn fa nulla per cercare di nn far capire che sta parlando di te....
è una fase..me lo ripeto e me lo ripetono...ma è una fase che ormai dura da un anno...e sto bene così. Qualcuno mi fa notare che nn andare in discoteca vuol dire nn essere "figa", essere vecchia dentro....
e io, di fronte a tutto questo do ragione...nn è che dica no. Dipende dagli obiettivi. Io voglio parlare, sto sempre lontana dagli affetti...e ne risento al punto che quando arrivo qui ho bisogno di serate fatte di parole, nn di musica. ho bisogno di dolci e persone nn fissate cn la linea, di giri in macchina, di mare....nn di locali. Di cocktail che costano un occhio e magari fann cagare, di tristezza nei volti che mi osservano e che osservo. Ho bisogno di tranquillità..e se sn vecchia che importa....per l'anagrafe nn lo sono...e sopratutto c'è gente che la pensa come me, e come direbbe la mia coinq tutti gli altri si possono schiantare che io nn cambio...
o almeno nn per ora...

giovedì 24 dicembre 2009

,,,

mi sembra di essere tornata indietro nel tempo..di tre anni. quando dormivo male, sognavo ogni notte lo stesso soggetto. ero l'ombra di me stessa, ero la metà di me stessa. forse oggi come allora ci avevo messo dentro tutta me stessa..ma fa male. e non è pi ù colpa di un ragazzo. non è più così...e forse fa più male anche per quello. voglio dimenticare, voglio essere dimenticata, voglio scappare.

giovedì 17 dicembre 2009

nebbia

ho fatto un casino, ho avuto i nervi saldi per tutto questo tempo. ho lavorato sodo...e poi un errore e tutto è precipitato. e gli eventi degli ultimi giorni sono imprescindibili per me...avrei voglia di chiudere tutto, con tutti...avrei voglia di fare le valigie e scappare, perchè da me nn me lo sarei aspettato. per le lacrime che ho versato. per lo sguardo vuoto che tutti mi dicono avere. per riuscire ad essere felice di nulla in questo momento.
e ora voglio solo andare a casa, tornare li e cominciare a dimenticare tutto di questi due anni..

giovedì 10 dicembre 2009

succede di nuovo

sono crollata, di nuovo.
questa volta stavo per farlo davanti ad una sconosciuta. sono riuscita ad entrare in un bar, prendere una tazza di latte pensando di poter gestire il momento...e poi invece le lacrime hanno ripreso a scorrere, nella solitudine di una stanza piena di gente.
Probabilmente oggi ero inconsciamente impreparata a gestire la situazione che invece dovevo affrontare.
e son tornata a casa, triste.
più triste del solito

lunedì 7 dicembre 2009

della morte e di altri demoni

l'altra mattina, inaspettata come una doccia fredda, mentre mi preparavo, arriva la notizia, data distrattamente. Si può morire per amore. O forse non è solo amore. Dall'altro lato del telefono mia mamma mi dice che un ragazzo è morto, si è suicidato, l'ha scritto su fb, poi è andato. Nei campi in cui sn cresciuta, quelli dove scorrazzavo cn le amiche ogni domenica pomeriggio, quelli dell'età dell'innocenza, quando facevamo a gara a scalare le collinette, ad arrampicarci, a trovare posti nuovi. Quando non dicevo ancora le parolaccie, quando non c'erano ragazzi che potessero modificare il mio umore. E lui ha scelto di andare a morire li. Una notizia distratta, anche per la poca conoscenza con quel ragazzo che vedevo solo una volta all'anno, quando vendemmiavamo...una notizia come altre. E non so se ho pianto perchè mi dispiace, perchè non sopporto chi dimostra ingratidune verso la vita che può vivere, per chi non capisce niente dei problemi. Non so perchè, ma ho pianto. La spiegazione che mi sn data è che io questo periodo continuo ad angosciarmi per la mia vita, per i problemi che mi sembra di non riuscire a risolvere, per le situazioni che non riesco a gestire, per la solitudine che non mi abbandona...ho pensato che sn una scema. che in fondo io nn ho un cavolo di problema se invece c'è chi arriva ad uccidersi.
E poi sn crollata, davanti ad una persona autorevole. Sn bastate due parole per farmi crollare, e cercare di spiegare quello che avevo dentro mi ha fatto imparare un'altra lezione...mi sn sentita dire che in fondo, questo per me, come per molti altri, a parte i più vicini, rappresenta un momento. che in men che nn si dica nn penseremo più a lui...e io mi dicevo che no. non poteva succedere..ed era giovedì. poi improvvisamente la vita mi ha assorbito. ho fatto troppe cose questi giorni...e solo oggi ho ripensato a quel ragazzo, a quella storia.
E mi dispiace.

mercoledì 2 dicembre 2009

coinquiline

è stato fatto...
sino all'una e mezza di notte, su e giù per le scale a portare scatole, tutto il nostro piccolo mondo da ridistribuire in altri spazi....e ridere sino all'ultimo della capacità di fare tetris vivente dentro gli ascensori per far stare più cose possibili..noi comprese :-) tutto questo all'ombra della mia inquietudine...
le mie coinquiline sn quanto di meglio mi potesse capitare in questa città a tratti ostile e in questa mente a volte troppo contorta

martedì 1 dicembre 2009

fine senza inizi

oggi sono triste,
sembra un periodo di "fini" tutto finisce tranne quello per cui ho lavorato di più, per cui più mi sn stancata questi mesi...
Avevo trovato le coinquiline ideali, tutte diverse, 4 teste e 4 personalità.
La casinara, La casa&chiesa, La brava ragazza della porta accanto, e me...e nn mi classifico.
Forse perchè così diverse ma andavamo d'accordo, avevamo trasformato il nostro piccolo spazio nel nostro mondo. Con le abitudini, con i confini non delineati, con la condivisione di tutto...
e Poi, invece, veniamo divise. Causa lavori dovremmo cambiare..dividerci, finisce tutto. Tutto quello che c'è stato in questo periodo, tutto quello che abbiamo condiviso. E mi fa tristezza.
Vedo che finiscono tante cose, tante cose belle...e l'unica che vorrei non vuole finire, e non dipende da me.