lunedì 28 giugno 2010

citazioni

"Se niente importa, non c'è niente da salvare

Sul piatto di fronte a me c'è il fine che promette di giustificare tutti i mezzi della porta accanto.

Quel pezzo di carne proviene da un animale che nella migliore delle ipotesi - e sono pochissimi quelli che hanno la fortuna di cavarsela con così poco -, è stato ustionato, mutilato e ucciso per qualche minuto di piacere dell'uomo. Il piacere giustifica i mezzi?

Può sembrare ingenuo affermare che scegliere se ordinare un medaglione di pollo o un hamburger vegetariano è una decisione importante. d'altra parte sarebbe di certo suonato incredibile se negli anni 50 ti avessero detto che sederti in un posto o in un altro al ristorante o sull'autobus avrebbe potuto cominciare a sradicare il razzismo. sarebbe suonato altrettanto incredibile se, all'inizio degli anni 70, prima delle campagne di Cesar Chavez per i diritti
dei braccianti agricoli, ti avessero detto che rifiutandoti di mangiare uova avresti potuto cominciare a liberare quei lavoratori da una condizione di semi-schiavitù. Potrà sembrare incredibile, ma se ci prendiamo il disturbo di soffermarci sulla cosa, è difficile negare che le nostre scelte quotidiane plasmino il mondo."

Sono alcune delle frasi che mi hanno colpito del libro di Safran Foers, Se niente importa.
Vale la pena di leggerlo e riflettere.

sabato 19 giugno 2010

sguardi

è da un pò che mi ronza per la testa un ricordo.

Ero in mensa, nella cittadella, diversa dalla chiesa sconsacrata in cui andavo tutti giorni.
Una mensa piccola, ma sempre piena di ragazzi...il giorno mangiavo li perchè mi veniva più comodo perchè era di passaggio. Però ero sola. Di solito in queste circostanze mi mettevo le cuffie dell'mp3, chiamavo mamma, oppure ascoltavo i vicini che parlavano intrufolandomi momentaneamente nelle loro vite. Però il giorno no. Sola, silenziosa e assorta nel cibo. Ad un certo punto vedo da lontano una ragazza che mi fissa con occhi cattivissimi, mi guardava proprio male. Ho abbassato lo sguardo e quando l'ho rialzato era ancora li. Echecavolo...
Sono rimasta interdetta qualche secondo a chiedermi perchè un'estranea mi doveva guardare così male...ma poi ho realizzato che in fondo alla sala c'era uno specchio e la persona che mi guardava male ero io stessa.
Mi sono rilassata.
Ma subito mi sono irrigidita.
Possibile che il mio sguardo normale sia così duro?

Continuo a pensarci da quando mi son sentita dire che sono glaciale.

Non è vero, secondo me.
Ma poi penso a quegli occhi e mi vengono i dubbi.

giovedì 17 giugno 2010

la finestra di fronte,ma anche nel cortile, e pure in ogni luogo e in ogni lago

ho un vicino che lavora al pc tutta la notte, seduto ad un tavolo davanti alla finestra gigantesca del suo salotto, altri che si rilassano costantemente nel divano e dai modi concitati è chiaro che ridono di gusto...poi ho il vicino strano. Tapparella abbassata, luce accesa e lui...un'ombra che dire inquietante è dire poco. Passa le serate in piedi, di profilo, beve qualcosa che poi appoggia nel davanzale interno della finestra e poi comincia a fare movimenti stranissimi: si piega, da dritto a novanta, velocissimamente, per tante volte. L'effetto di lui, come ombra, che beve e poi fa questi movimenti stranissimi mi ha inquietato..io l'ho notato per la prima volta solo l'altra sera, il boy mi ha detto che va avanti da un pò...lui crede che balli..ma è un ballo strano.
mah...

le chiamo noie estive.

martedì 15 giugno 2010

orgoglio

ieri quando sn tornata a casa ho visto tutte le bandiere dell'Italia appese ai balconi, alle finestre, mostrate con orgoglio.
E la domanda sorge spontanea: come può essere il calcio il nostro unico motivo per tirar fuori il tricolore?
Perchè quelle stesse persone non lo tengono esposto a dimostrazione che noi ci crediamo, che siamo un popolo che si specchia nei suoi 150 anni di storia?
Ogni volta che qualche politico lo denigra, denigra l'italia, il sud, i lavoratori, gli studenti, i precari, i pensionati, gli invalidi, i disastrati...tiriamo fuori l'orgoglio nazionale.

ps: il calcio nn mi entusiasma

lunedì 14 giugno 2010

evitare l'evitabile

finalmente sono riuscita a concedermi un giorno di mare..tra boy fuori sede e orari che non coincidono rischiavo di far ulteriormente saltare la data di inaugurazione.
tuttavia è andata!
abbronzatura invisibile ma la giornata è stata comunque piacevole...e se giocassi a racchettoni tutta l'estate probabilmente tornerei in forma..peccato che non lo farò, e peccato pure che abbiamo dovuto fare due ore di macchina per raggiungere un posto carino..
ma lo sapevo che era così, e per questo ieri ho cercato di evitare l'immagine delle mie amiche spapparanzate nelle nostre belle spiaggie, belle nere, perchè da noi si va al mare presto..giugno è già tardi!
ho evitato anche di sentirmi sola...
ogni tanto riesco a evitare tante cose...son belle sensazioni. Peccato che poi arrivi il lunedì, un sole che spacca, l'ufficio, l'incertezza...e tutto il resto poi arriva come diretta conseguenza

mercoledì 9 giugno 2010

meno male che nn tutti sn come me

premessa: io non riesco a essere fisionomista, dimentico facilmente le faccie delle persone che nn vedo da tempo...e mi riesce impossibile ricordare quelle di chi incontro solo una volta.

L'altro gg, dopo pranzo, camminavo nella via semi deserta alla ricerca di un caffè-ceffè-ceffè - che risollevasse le sorti di un calo della palpebra terribilmente in agguato - e mi rendo conto che una ragazza mi fissa. Tempo due secondi e mi ferma per chiedermi se sono la ragazza che aveva incontrato in metro tempo prima...
..vortice di pensieri e poi mi illumino.
Era la ragazza che mi ha difeso dal vecchietto acido, l'unica ad avermi consolato mentre le lacrime continuavano a scendermi ad ogni insulto di quel signore....ecco, la mia eroina era davanti a me!!
Mi ha raccontato che quando anche l'omuncolo è sceso dalla metro tutti quanti l'hann insultato, che si è levato un coro di voci a mia difesa :-) ma che cariniiiiiii!!!
Io ero convinta che nessuno avese capito che nn avevo fatto niente di male, invece mi ha spiegato che nessuno ha detto nulla per paura che lui desse di matto, che visto che si era dimostrato aggressivo, avevano paura che potesse reagire male.
Così è andata.
Per quel che vale dopo tutte le lacrime, direi che è stato un gesto gentile.

venerdì 4 giugno 2010

immagini

Entra mentalmente in un ascensore affollato, un ascensore così affollato che non riesci a girarti senza sbattere (esasperandolo) contro il tuo vicino. Un ascensore così affollato che spesso rimani sollevato a mezz’aria. Il che è una specie di benedizione, perché il pavimento inclinato è fatto di fil di ferro che ti sega i piedi. Dopo un po’ quelli che stanno nell’ascensore perderanno la capacità di lavorare nell’interesse del gruppo. Alcuni diventeranno violenti, altri impazziranno. Qualcuno, privato di cibo e speranza, si volgerà al cannibalismo.
Non c’è tregua, non c’è sollievo. Non arriverà nessun addetto a riparare l’ascensore. Le porte si apriranno una sola volta, al termine della tua vita, per portarti nell’unico posto peggiore.


martedì 1 giugno 2010

serial killer di lampade

sono una sterminatrice di lampade...
da quando ho cominciato ad usarle per studiare ne ho sacrificate un bel pò:

la prima era fuxia-amaranto..un colore splendido, snodabile..la mettevo come volevo in quel particolare momento

poi me ne hanno regalato una, sul celeste, carinissima...sono inciampata nel filo ed è andata in mille pezzi

poi i miei genitori me ne hanno regalato una cn una pinza alla base, in modo da poterla attaccare sopra il letto, ma anche quella è stata lanciata in un'impeto di maldestraggine acuta

poi ne ho comprato una rosa, carinissima solo di colore, ma carinissima. Mi ero ripromessa di farla durare, tanto tanto tanto, e ancora di più. Invece ieri ci ha pensato il Boy a sacrificarla..mannaggiaaaaaa

nuovo giro nuova lampada.

e speriamo duri più delle altre...